Tracciabilita'
Quintarelli ne parla a proposito di Wifi, ma il tema e' di interesse per tutti coloro che, nel concreto, vogliono sapere come funziona.

I nostri legislatori vogliono sapere chi siamo, dove andiamo, cosa portiamo. Non ci chiedono un fiorino ma prevedono mille sanzioni per ogni risposta data male.
Il wifi non si riesce a liberalizzare.
Quintarelli segnala come funziona nel concreto la tracciabilita', e secondo me non c'e' da cambiare una virgola.
Ecco cosa scrive (v. fonte):
- "supponi di avere lan interna 192.168.0.x ed IP pubblico 194.20.8.1,
- supponi che un tuo cliente abbia mac AA:BB:CC:DD:EE:FF e tu gli assegni il 192.168.0.2
- che un altro abbia mac FF:AA:BB:CC:DD:EE e tu gli assegni il 192.168.0.3
- che un altro abbia mac EE:FF:AA:BB:CC:DD e tu gli assegni il 192.168.0.4
- vengono da te le forze dell'ordine e ti chiedono di dare i dati che consentono la tracciabilita' di qualcuno che ha fatto un commento diffamante su un blog.
- cosa hanno in mano loro ? solo il log dell'IP pubblico, ovviamewnte.
- quindi arrivano da te chiedendoti chi usava il 194.20.8.1 alle 12 del 1 luglio
l'unica cosa che puoi dirgli e' "uno di questi 3". - ovvero non stai garantendo la tracciabilita' come richiesto dall'emendamento.
- per garantire la tracciabilita', l'unica e' avere IP pubblici."
Tuttavia potrei dire che tracciabilita' non e' identificabilita'. Io traccio, gli altri identifichino come accadrebbre in qualsiasi caso di omonimia,
Ricordo che comunque si possono assegnare dinamicamente ip pubblici, ma ovviamente e' un lavoro ancora piu' complesso.
Infine Cosimo Comella sottolinea che: "La numerazione IP pubblica e univoca da assegnare ai terminali dell'abbonato o utente venne introdotta come obbligo giuridico con il d.lgs. 109/2008, atto di recepimento della ... "direttiva Frattini" sulla c.d. Data Retention."
Spataro
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