Gli elementi generali della definizione di cognitive computing sono:

• un computer
• algoritmi
• dati

e specificatamente:

• intelligenza artificali
• smart computing
• raccolta, riconoscimento e analisi di dati strutturati
• raccolta, riconoscimento e analisi di dati non strutturati

Come costruire attorno una definizione ? Ibm, attiva com Watson, ha una sua idea, mentre Wikipedia resta generica:

"applications that enable humans to collaborate with powerful AI technologies to discover, analyze and tackle the world’s greatest challenges."

Cioe' tutto quanto sopra ho individuato, senza conoscere ancora la definizione di Ibm, con un altro elemento: per ottenere una soluzione a sfide. Qualcosa che non e' solo commerciale.

Infatti la visione di IBM e' degna di Skynet di Terminator, per ora apparentemente senza dito sul bottone delle macchine:

" At IBM Research Labs around the globe, we envision and develop next-generation systems that work side-by side with humans, accelerating our ability to create, learn, make decisions and think."

Purtroppo l'uomo che riceve un consiglio da una macchina e' portato a credere che essa non si sbagli. Cosa che tutti i programmatori del mondo sanno essere una chimera, perche' ogni software ha errori, anche i software in grado di rivelare errori degli altri software (e gia' esistono, e sono una eccellenza italiana).

Quindi di cosa stiamo parlando ?

Di fare replicare ai computer ragionamenti induttivi basati su un approccio statistico. Se tanti fanno questo, e i risultati sono questi, allora non mi interessa capire come funzioni il nesso, l'importante e' che possa replicare gli stessi risultati usando le premesse individuate dal computer.

Un po' come prevedere il tempo, ma legato agli esseri umani. Il rivoluzionario e' una variabile all'interno del sistema. Come Matrix.

Se tutti questi richiami alla cinematografia vi fanno ridere, agli esperti del settore fanno invece pensare, e molto.