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Condizioni generali

Sono dichiarazioni unilaterali vincolanti

Tutto quello che si scrive sul web, e come lo si scrive, ha valore davanti alla legge e al giudice.

Le condizioni generali sono dichiarazioni unilaterali (di chi vende, del proprietario di un sito, di una qualsiasi attivita') che indica come lavora.

Naturalmente non tutte le condizioni sono valide. Quelle che sbilanciano la parita' tra i contraenti, senza giustificazioni, possoo essere dichiarate vessatorie e disapplicate.

Online poi le condizioni, per essere applicabili, devono essere inviate via email all'ordine e visibili almeno all'ordine. Non un link, proprio vanno inviate integralmente.

Nei contratti internazionali, tra operatori commerciali, l'ultimo che invia le proprie condizioni generali le rende applicabili, se approvate dall'altro. Puo' esserci quindi un rimpallo di condizioni generali per farle approvare da chi non conosce la regola.

Da questo emerge che nell'ecommerce le comunicazioni devono essere archiviate e disponibili in caso di contestazione. Anche i testi online di quanto si offre andrebbero archiviati per poter provare prodotto e prezzo, anche in caso di contestazione fiscale. Se cambiate prezzo, scrivetelo da qualche parte.

Si tratta di dichiarazioni unilaterali accettate dall'altro. Come tali, fino all'accordo, sono vincolanti se l'altro dichiara di accettarle. In ogni caso possono essere cambiate, senza preavviso, con le stesse modalita' con le quali sono state pubblicate, ma non per i contratti in essere.

Prassi sempre piu' sollecitate dai Garanti (l'antitrust tra tutti) suggeriscono di tenere traccia online di tutte le versioni, che andranno datate e numerate.

Le condizioni generali sono veri e propri contratti quadro, cioe' testi che si possono applicare a tutte le relazioni di un certo tipo.

Per intenderci: nelle condizioni generali si scrive chi, come, quando, dove. Il cosa e a che prezzo va ben descritto nel catalogo o nell'offerta che si invia al cliente.

"Ti realizzo un sito a 100 euro" puo' essere un ottimo contratto se le condizioni generali indicano esattamente cosa si intende per sito.

Spataro

01.03.2016 https://



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    Online poi le condizioni, per essere applicabili, devono essere inviate via email all'ordine e visibili almeno all'ordine. Non un link, proprio vanno inviate integralmente.

    Nei contratti internazionali, tra operatori commerciali, l'ultimo che invia le proprie condizioni generali le rende applicabili, se approvate dall'altro. Puo' esserci quindi un rimpallo di condizioni generali per farle approvare da chi non conosce la regola.

    Da questo emerge che nell'ecommerce le comunicazioni devono essere archiviate e disponibili in caso di contestazione. Anche i testi online di quanto si offre andrebbero archiviati per poter provare prodotto e prezzo, anche in caso di contestazione fiscale. Se cambiate prezzo, scrivetelo da qualche parte.

    Si tratta di dichiarazioni unilaterali accettate dall'altro. Come tali, fino all'accordo, sono vincolanti se l'altro dichiara di accettarle. In ogni caso possono essere cambiate, senza preavviso, con le stesse modalita' con le quali sono state pubblicate, ma non per i contratti in essere.

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