Cercando sui dizionari online l'aspetto co une e' la cessione di beni senza contropartita di denaro.

La storia di questi negozi o mercati i trae origini nei movimenti anarchici.

Sl web si sta parlando di giveaway per definire il comportamento di chi regala cose se qualcuno fa altre cose, ma senza pagare.

Sono volutamente generico. Nei dizionari che ho consultato il termine indica anche i concorsi a premio nelle radio e tv.

Nella versione online si ha di solito una forma di promozione del tipo passaparola forzato o raccolta di dati personali come attivita' prodromica alla regalia, anche se non necessariamente. Vi e' una aleatorieta' su aspetti del bene fornito, variabile a seconda dell'organizzatore.

In poche parole vi sono dei premi per dei comportamenti con spesso qualche alea. Il premio non e' solo un riconoscimento ("sei il migliore!") ma un vero premio immateriale o piu' spesso materiale.

Se talvolta possiamo parlare di semplici sconti, altre volte abbiamo veri e propri concorsi a premi soggetti alla relativa normativa.

Molti grandi operatori lo dicono espressamente nei propri regolamenti.

Talvolta rientrano nel fenomeno delle aste al ribasso, pur non essendo questa la norma, e quindi visti come giochi di azzardo non autorizzati.

Il regolamento e' quanto mai opportuno per aiutare a definire il quadro giuridico che sosstosta' i comportamenti dell'organizzatore