La differenza tra Cloud computing e tradizionale hosting o housing
Una interessante discussione. - photo courtesy of Spataro
Moderare i commenti ad un testo non e' mai particolarmente gradevole. Sai che se non approvi un commento l'interessato ne avra' a male nonostante le spiegazioni.
In questi giorni e' arrivato un commento di un lettore a "Cloud computing, molto piu' di un backup se server remoto".
Il commento rimandava ad un sito dove si parlava di web applications, di applicazioni che girano su un server web.
Praticamente ogni programma scritto in php o asp, per farla semplice.
Il link suggerito pero' voleva segnalare il sito come una iniziativa di cloud computing.
Incuriosito ho contattato l'autore per sapere cosa ne pensava, visto che il link, secondo me, non era affatto pertinente, anzi sviante perche' segnalava un normale sito di hosting e sviluppo script per siti.
Abbiamo scambiato alcune email e alla fine mi sintetizza la sua posizione: lato utente non fa differenza, non se ne accorge.
La risposta mi ha li' per li' sorpreso, e spiazzato. E' vero.
L'utente non si accorge del cloud computing. Ma allora ?
DIFFERENZE
Quante volte una funzione viene eseguita da un programma o da una libreria ?
Ricordo che una libreria e' un insieme di funzioni che possono essere usate dai programmi per svolgere un compito ricorrente e specializzato.
Praticamente il programmatore non si occupa di insegnare al computer sempre la stessa cosa, visto che c'e' una libreria che lo sa fare benissimo.
Il programmatore pero' sa bene quando una libreria e' utilizzabile e a che condizioni. Le condizioni d'uso sono indicate dall'autore della libreria, e il programmatore puo' scegliere diverse soluzioni anche in funzione delle condizioni legali offerte da chi ha sviluppato la libreria.
Un esempio su tutti: php supporta nelle ultime versioni jpg perche' la libreria che supporta anche gif fu messa in discussione (diciamolo banalmente).
Questo, all'utente finale di norma non interessa.
Nel caso degli mp3 questo emerge: alcuni programmi non supportano l'mp3 proprio perche' di deve pagare una licenza a chi l'ha inventato a certe condizioni. Quindi spiegano invece come e dove scaricare una libreria che con un sistema diversa consente pero' l'interoperabilità e la lettura degli mp3, senza dover pagare diritti a nessuno. La libreria e' nota con il nome LAME_enc.dll, provate ad installare audacity per un esempio. Audacity supporta invece ogg e wav internamente, mp3 con la libreria citata.
TORNIAMO AL CLOUD COMPUTING
Nel testo parlavo della possibilità di fare backup in remoto non su una macchina specifica, ma su un servizio.
Il/la cloud (la nuvoletta) e' infatti un servizio che permette di aumentare o ridurre le risorse hardware necessarie con grande facilità, in funzione delle richieste.
E' quindi molto importante non per l'utente, ma per chi acquista un servizio di cloud.
Quali sono gli aspetti fondamentali, che in ogni contratto troveremo ?
1) nell'hosting lo spazio e' definito su una macchina, nel cloud e' definito e facilmente ampliabile anche oltre i limiti fisici di una singola macchina.
2) nell'hosting le prestazioni sono limitate da quelle della macchina, nel cloud le prestazioni possono aumentare anche oltre i limiti fisici di una macchina
3) ugualmente per ram, connettività, etc etc
Quindi, in poche parole, nell'hosting o housing io offro un server a disposizione dell'utente. In una cloud invece offre un servizio potendo offrire anche piu' server che vengono messi insieme per svolgere quel compito.
Contrattualmente fa molta differenza, e non solo per una questione di prezzo, ma anche per le prestazioni offerte.
Nella cloud aumentare la memoria (ram) costa molto di piu' che nell'housing, (l'ho notato in alcuni pacchetti).
Ma diciamo che e' la scalabilità, molto maggiore nei servizi di cloud, a fare la differenza.
Cosa che chi ha un solo server non puo' certo offrire.
Alcuni poi sottolineano che il vero cloud computing richiede che le applicazioni girino su piu' computer della cloud senza che lo sviluppatore del servizio si debba preoccupare dove risiedano, in modo che ve ne siano anche tantissime funzionanti su piu' macchine. Pensate a siti che richiedono grossa potenza, e comprenderete quando la cloud e' diversa.
CONCLUSIONI
Come tutte le definizioni di "cose nuove" vi sono ampi margini di errore.
Pero' torniamo all'etimologia: cloud e' nuvola. La nuvola e' composta di mille goccioline.
Se non ci sono mille goccioline a disposizione, non possiamo confondere una nuvola con un bicchiere, che resta limitato in spazio e contenuto. Nella nuvola invece le goccioline si spostano e possono cambiare numericamente. Nel bicchiere, no.
Spataro
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