Qualora gli internet point vengano utilizzati per accedere a qualsiasi sito, il problema non si pone.

Quando invece gli internet point abbiano la funzione principale di scommettere via internet, anche all'estero, si pongono problemi che la dottrina e giurisprudenza non hanno ancora risolto univocamente.

Secondo alcuni gli artt. 59 e segg. del Trattato di Roma che affermano la liberta' di circolazione di beni e servizi consentono le scommesse on line, anche all'estero.

Secondo altri il regime autorizzatorio previsto dal Tulps non puo' comunque essere aggirato.

Si assiste comunque alla possibilita' di giocare su "casino' virtuali" situati all'estero e gestiti da complicati meccanismi di scatole giurisdizionali cinesi: webmaster, server, societa' gestrice, societa' controllante e cosi' via che appartengono tutti a stati diversi uno dall'altro.

Quid iuris ?