Il decreto legislativo 114/98, art 18 comma 5, vieta le operazioni di vendita all'asta realizzate per mezzo della televisione o di altri sistemi comunicazione.

Tuttavia alcuni limitano la portata di tale norma alle aste realizzate con scopo d'impresa, non quelle tra privati.

Ovviamente, stante il testo normativo, e' necessaria cautela nell'individuare eccezioni in fase di interpretazione.

Cio' non toglie che tuttavia di aste on line ce ne siano molte e alcune sicuramente non vietate.

Un primo esempio di vendita on line di beni nacque ai tempi di fidonet con l'area 2mano.ita, dedicata alla vendita dell'usato tra privati: essendo un'area di discussione pubblica, era possibile trovare offerte mascherate come vendita di usato. Per uno spazio dedicato alla vendita di beni nuovi fu creata una area, 1mano.ita che, pur non essendo fidonet (perche' fidonet per statuto era senza scopi di lucro), fu inserita dai gestori nell'elenco delle aree disponibili, sollevando malumori in coloro che ritenevano che fidonet dovesse restare estranea ad attivita' commerciali.

Attualmente e' possibile vendere beni usati tramite newsgroups e i singoli talvolta chiedono anche di fare offerte per i prodotti nuovi o usati che vendono.

Tuttavia non vi e' alcun controllo sulla veridicita' delle offerte fatte e la cautela e' d'obbligo.

In campo giudiziario si assiste alla possibilita' di accedere a elenchi di beni messi in vendita con il meccanismo delle aste giudiziarie: tuttavia, in questi casi, le aste si svolgono tradizionalmente e, su internet, vi e' solo un'indicazione di alcune caratteristiche, cosa certamente non vietata.

Bisogna quindi distinguere le aste dalle vendite tra privati, anche con il mezzo dell'asta, e le semplici vetrine di offerte.