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Legal design    

Ricorsi troppo lunghi in Cassazione ? Rigettati

Abbiamo gia' citato l'importanza del legal design nei contratti online, sanzionati pesantemente dall'Antitrust. Ora e' la Cassazione che spiega come vanno progettati i ricorsi, qualcosa che ancora in Italia non si studia.
03.10.2014 - pag. 90587 print in pdf print on web

I

I giudici lo dicono nel modo a loro consono: tramite le decisioni.

Cosa dicono ? Non riusciamo a leggere i vostri atti difensivi. In altri termini: non state facendo gli interessi dei vostri clienti.

Quando abbiamo iniziato ad approfondire in pochi temerari il legal design abbiamo immediatamente incontrato due resistenze:

  1. il legal design si applica solo dopo che il testo è pronto
  2. tutte le parti del documento legale sono ugualmente importanti

Sono due rilievi pertinenti, che però portano alla situazione attuale.

Riflettiamo.

Il legal design, tutto, si applica solo dopo che il documento è pronto ? Certo. Ma cosa chiede il graphic designer a questo punto ? Di individuare gli elementi più importanti.

E questo è compito del professionista con il legal designer.

Ma a questo punto, tutte le parti sono ugualmente importanti ?

Lo sono se il professionista non dà la gerarchia o non organizza quel particolare indice che è attività tipica del legal designer.

Si': avete capito bene. E' facile girare intorno senza che nessuno inizi per primo.

Anche perchè un testo ben realizzato richiede il doppio di lavoro e di competenze. Cosa che non è un problema in caso di lavori semplici, ma non nel caso di ricorsi che articolano decine di motivi.

Vale anche per i giudici.

Nelle analisi che stiamo conducendo con un piccolo gruppo di beta tester stiamo evidenziando le parti delle decisioni dei giudici. Ognuna ha importanza diversa a seconda del criterio diverso. Molti giudici, come molti avvocati, già strutturano gli argomenti. Alcuni fanno più fatica.

Ma non per incapacita'.

Spesso perchè si tratta di materia nuova, e gli argomenti allora diventano più lunghi, meno sintetici.

Insomma: sarebbe ingenuo dire che gli avvocati non sanno scrivere, ma nemmeno lo si può dire dei giudici. Non è così che funziona, anche se sarebbe facile criticare gli uni o gli altri.

Ci sono anche altre considerazioni che ora non giova approfondire.

Sta di fatto che la sentenza sotto linkata è da leggere con attenzione, senza banalizzare l'abbondanza di pagine come un problema, approfondendo invece il motivo per il quale sono state allegate così tante pagine.

Ecco gli argomenti centrali della sentenza, per gli avvocati:

  • il rispetto del principio di specificita' dei motivi del ricorso
  • il rispetto del canone della chiarezza e della sinteticita' espositiva
  • la pedissequa riproduzione dell'intero, letterale contenuto degli atti processuali e', per un verso, del tutto superflua [NDR e dall'altro non idonea a soddisfare la sintesi]
  • costituisce onere del ricorrente operare una sintesi del fatto sostanziale e processuale, funzionale alla piena comprensione e valutazione delle censure, al fine di evitare di delegare alla Corte un'attivita', consistente nella lettura integrale degli atti assemblati

     

     

     


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