Si definiscono app clonate quei programmi per smartphone e tablet (ios, android, win mobile etc etc) che si confondono con gli originali.
La confusione deriva da:
- elementi grafici esteriori simili
- nomi simili
- nomi parzialmente identici (con parole di uso comune)
- difficoltà di individuare il diverso produttore
- uso di termini: "tipo", "come", "like"
- funzionalità simili o identiche
Non si tratta quindi di qualcosa che riguarda solo le funzionalità del software, per il quale potremmo parlare (ove consentito dalla licenza) di fork (v. nel dizionario).
Si tratta proprio di voler far apparire il gioco (spesso si tratta di giochi) divertente quanto l'originale, ma ad un costo inferiore. Il fatto che costi poco permette di raggiungere facilmente il consenso degli utenti che, poco smaliziati, provano ("tanto, per quello che costa !"), credendo le cose copiate possano essere migliori.
Non considerano mai l'aspetto della fiducia. Si va come al supermercato, tutte le scatole sono uguali. Ma neanche li'.
Risultato ? Spesso, approfittando nel prodotto originali, gli utenti fanno le stesse cose che si fanno nelle app originali, ma dando i dati a terzi.
Più raramente i cloni hanno anche funzioni malevole che cercano di prendere ogni dato possibile dal telefonino. A questo punto l'unica barriera è il consenso che il sistema operativo deve pretendere dall'utente finale per sbloccare l'accesso dell'app ai dati di sistema.
Un altro tema è invece quanto l'accesso ai dati di sistema (contatti, foto) possa essere utilizzato solo per quello che ci si aspetta per le funzionalità dichiarata, quando invece poi viene usato per usare i dati diversamente.
Insomma: prendete solo app da chi conoscete o vi fidate. Se qualcuno le limita, per definizione è qualcuno che fa il furbo.