Siamo arrivati a tirare le somme.
Gli strumenti del 2.0 in fondo non fanno altro che offrire programmi gratuiti e semplici da usare per chiunque.
Creare una newsletter anni fa era difficile: ti dovevi programmare un computer. Oggi informare tutti e' banale con twitter o facebook.
Il problema e' se gli vogliamo far fare qualcosa per il quale non sono nati: una banca dati, un archivio, uno strumento di calcolo.
Ma per tenere i contatti sono strumenti incredibili.
Bisogna pero' ricordare come usarli: velocemente, in breve, restando ben focalizzati sui nostri obiettivi senza andare fuori tema.
Sono strumenti che ci mettono al centro dei nostri interessi.
Pero' dobbiamo ricordare che la nostra percezione di un contenuto non e' la stessa di chi e' sul web: in poche parole, se ci sembra di essere i piu' attivi, i piu' belli, i piu' capaci, l'effetto su chi ci segue e' ben diverso: siamo solo una voce nell'oceano.
All'interno del quale ci dobbiamo differenziare per restare interessanti. Sempre.
Ne vale la pena ?
Secondo me si'. Quando cerco qualcosa nell'attualità trovo piu' risultati interessanti su Twitter che su Google. E non e' cosa da poco.
I 140 caratteri ci obbligano alla sintesi. Non tutti, ma spesso si.
Ma ancora una volta, quale il risultato ?
Costruire relazioni. e in definitiva nuove opportunità con nuovi contatti.
Qual'e' il segno che funziona ?
Quando, dopo aver seminato, chi vi legge vi contatterà per chiedervi di lavorare per o con loro.
Le applicazioni consigliate:
- http://twitpic.com/ TwitPic per segnalare su twitter foto inviate su twitpic
- http://tweetbeep.com/ avvisa scadenze ed eventi via twitter
- http://grouptweet.com/ per gestire un gruppo di lavoro tramite messaggi diretti
- http://twitter.pbworks.com/WindowsApps una miniera di soluzioni