Sto leggendo, grazie alla segnalazione di Marco Crotta, il bell'articolo di Riccardo Negro.
Si dice, in breve, che il time stamping da solo non basta.
L'autore sostanzialmente afferma che la blockchain mette una data ad ogni transazione, ma la transazione non è imputabile a qualcuno.
Sappiamo che la blockchain (decentralizzata) funziona perchè nessuno si deve fidare di nessuno: la fiducia dell'anonimato.
L'autore dice che pur usando crittografica asimmetrica la scrittura su blockchain non diventa prova, fino a contestazione, ma resta prova atipica ma soprattutto liberamente valutabile dal giudice.
Questo perchè chi ha i codici della transazione non potrebbe dimostrare di essere il proprietario originale.
Su questo dissento.
Chi ha i codici è il possessore. Come tale dimostrando di avere i codice dimostra di essere legittimo, salvo prova contraria.
A questo punto posso affermare che il possessore attuale non è anche quelle originario ? Devo dimostrarlo. Solo dopo la prova diventerà atipica e quindi liberamente valutabile.
Bel tema, ottimo tema di discussione.
Incidentalmente ricordo che ogni valore giuridico rappresentato nella blockchain ha valore fuori dalla blockchain.
Ne parliamo in una live ora.