Sviluppati in modo più intelligente di Google Glass, subiscono lo stesso fascino: quello di mappare il mondo con il contributo di chiunque, non solo di amabili fotografi che fanno foto.
Le dimensioni ridotte degli occhiali consentono di registrare con un tocco sulla tempia sinistra (pardon sull'occhiale) e avviare video di 10 secondi, estendibili fino a 30 secondi con altri tocchi di tempia (dell'occhiale).
L'occhiale si connette tramite wifi o bluetooth. Dovrebbe avere anche una ram interna per quando offline, probabilmente di uso più frequente.
Quando registra, si accende una spia rossa.
Ora, diciamocelo. chi ha bisogno di filmare con gli occhiali e non con lo smartphone ?
Qualcuno che non vuole farsi notare troppo.
Sarebbe ora di riflettere seriamente di fare occhiali per ripararsi dal sole. Al limite senza alcuna connessione.
Fortunatamente l'autonomia è ancora minima, ma non è un buon motivo per stare tranquilli.
Giusto ieri ero andato a fotografare una chiesa romanica ristrutturata e poco famosa. E' inserita in un parco giochi per bambini. Le mamme locali dopo 2 minuti hanno richiamato i bambini perchè volevano vederli, avevano paura di perderli d'occhio. E avevo fiori di attrezzatura visibile a chiunque. Ma un dispositivo era una macchina fotografica, amen, l'altro era un ipad usato per le foto panoramiche. Estratto l'Ipad, il panico.
Come si è risolto ? Semplicemente presentandomi e chiedendo informazioni sugli orari di apertura.
Ora tra un idiota come me che fa platealmente foto e un idiota con gli occhiali da attivare c'è una grossa differenza: il secondo fa le foto di nascosto.
Avendo tutti uno smartphone quale bisogno si copre ? Nessuno. Se non del produttore.
Ah, gli sportivi ? Certo. Come se non ci fossero già telecamere apposta.
Andiamo. E non parlatemi dello shield, il nuovo safe harbour... Dobbiamo proprio far mappare mondo e persone a tutti nel mondo, eccetto noi ?