Arriva l'ordine, sconsiderato: votate il testo votato in commissione.
Ed è così che molti deputati, senza capire del tecnicismo inserito nel testo di legge, che era tanto chiaro e utile prima delle modifiche di fine luglio, voteranno credendo di abbracciare una campagna che tutti condividono.
Peccato che non la condividono proprio le associazioni che di diritto, bullismo e internet se ne occupano. E anche gli esperti che a centinaia stanno mobilitando la rete.
Ricordo: il bullo subirà l'ammenda del Questore, e ne riderà al bar.
I gestori di siti, social, gruppi, pagine, blog, forum, o chiunque potrà invece trovarsi una bella multa del Garante se solo non rimuove i contenuti dietro semplice richiesta di chiunque si dica interessato e coinvolto.
Tranne che non riguarda solo il bullismo, ma qualunque critica sul web.
Capito ?
Ecco perchè anche i giornalisti e i giornali non avranno di che gioirsi: anche loro dovranno RIMUOVERE i contenuti DAGLI ARCHIVI online, cosa che il Garante ha già spiegato non essere dovuta.
Ma con la nuova legge si rischia il contrario. La votano in questi giorni, in queste ore, per poi passare il testo al Senato.
Meno male che, per ora, ci sono due rami del Parlamento.
Ma bisogna far girare la voce. Ora. Passate parola.
Le associazioni stanno aderendo direttamente o tramite la pagina facebook #appellobullismo sotto linkata.
E mentre aumentano le pressioni sui deputati per votare il testo così com'e', aumentano le adesioni alla protesta di chi segue la materia.
Presto altre notizie.