Durante le trattative per migliorare un testo vecchio di 15 anni, qualcosa è sfuggito ed è stato commentato in modo sbagliato.
Garante e FNSI commentano dal proprio punto di vista quello che è successo, ma pare di capire che dietro ci fossero i temi delle intercettazioni, diritto all'oblio, tutela dei terzi.
Insomma: tutto fermo, al momento.
Per quello che interessa chi è su internet, giova citare le parole del Garante:
"Quanto ad alcune affermazioni lette in questi giorni, spesso sull'onda del sentito dire, va precisato che:
- il "diritto all'oblio" è un principio consolidato nella giurisprudenza europea (sancito anche nel Regolamento votato giorni fa dall'Europarlamento), ancor più valido oggi in presenza degli archivi on line dei giornali (il cui aggiornamento, peraltro, da alcuni anni viene già normalmente attuato dagli editori su richiesta degli interessati);
- la proposta di "privilegiare", non imporre, la pubblicazione del contenuto delle intercettazioni e non la pura e semplice trascrizione - "salvo i casi in cui non sia compromesso il diritto di cronaca" - fa riferimento ai principi già previsti dal codice di procedura penale;
- la tutela delle persone totalmente estranee al procedimento giudiziario, rispetto a fatti privi di interesse pubblico, è prevista non solo nella Raccomandazione del Consiglio d'Europa del 2003, ma costituisce un principio di civiltà.
Roma, 18 marzo 2014