Dicevamo che in Italia qualcosa andava meglio. Tutti insieme d'accordo improvvisamente per far andare meglio le cose.
Ora l'aggressione ad internet arriva da alcuni politici europei, poco prima delle prossime elezioni.
Il Consiglio e la Commissione Europea sta concordando parecchi emendamenti alla direttiva sui servizi universali.
Non saranno piu' universali: il vostro fornitore di connettività ad internet potrà darvi accesso non solo alle porte che preferisce, ma anche ai siti che ritiene meglio.
Inoltre si avvicina l'ipotesi dei tre avvisi per chi usa internet per scaricare contenuti considerati illegali (come e da chi e' la definizione del nuovo censore elettronico). Dopo gli avvisi, distacco da tutta internet.
Il papa' del web, Tim Burners-Lee, e' intervenuto su youtube per avvisare del pericolo alla net neutrality della rete, l'indifferenza del protocollo ai contenuti, la possibilità di accedere a qualsiasi cosa con qualsiasi contenuto.
Un po' come la libertà di scrivere su qualsiasi foglio di carta, non solo sui fogli che lo Stato autorizza vengano scritti.
Il 5 maggio si vota in Parlamento. Se passa con questi principi molti dovranno tornare a zappare la terra invece di lavorare su internet.
Per essere raggiungibili su internet bisogna' essere graditi alle compagnie di telecomunicazioni.
COD/2007/0248 ***II codecision procedure, 2nd reading |
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Cosi' Assoprovider:
"Assoprovider sottoscrive la lettera inviata ai Parlamentari Europei dalla OpenNet Coalition affinchè venga salvaguardata la neutralità della Rete nella stesura delle direttive europee che compongono il cosiddetto “Telecoms Package” e che influenzeranno profondamente le leggi dei Paesi Membri nel campo delle telecomunicazioni.
In Europa sono stati proposti un gran numero di emendamenti concernenti la discriminazione del traffico di rete che, se approvati dal Parlamento Europeo a Maggio 2009, ridurrebbero i diritti dei consumatori consentendo agli operatori di filtrare contenuti e applicazioni, e di dare accesso preferenziale a certi servizi bloccandone altri. Le conseguenze saranno gravissime sia per le libertà dei cittadini sia per l’innovazione basata su Internet: tali pratiche infatti scoraggeranno gli investimenti sulle infrastrutture, minacceranno seriamente la prosperità dei medi e piccoli Provider.
Qui il testo della lettera sottoscritta da Assoprovider e inviata ai Parlamentari Europei."